Il cosiddetto “latte” di soia è una bevanda vegetale che poco ha a che fare con il latte, ma che è sempre più diffusa nei paesi occidentali sia per le sue proprietà nutritive, che per le nuove abitudini alimentari.
Senza lattosio e ideale per vegetariani e vegani
Originaria dell’Asia, la bevanda è priva di lattosio e per questo rappresenta un valido sostituto al latte per le persone intolleranti a tale zucchero, tipicamente di origine animale.
Inoltre incontra il favore dei sostenitori di diete strettamente vegetariane o vegane come alternativa alimentare.
L’apporto ridotto di grassi rispetto al latte di origine animale e l’assenza di colesterolo nella bevanda, fa sì che venga assunta anche da chi ha o deve avere un’attenzione particolare alla dieta.
Come si prepara la bevanda
La bevanda a base di soia viene preparato mettendo il seme di soia essiccato a macerare in acqua per una notte, successivamente viene macinato e addizionato di acqua fino ad ottenere una poltiglia attraverso un processo che varia a seconda delle tradizioni. La metodologia cinese prevede di filtrare il composto e portare ad ebollizione il liquido filtrato. Nel metodo giapponese invece, il processo di bollitura avviene prima della filtrazione.
In entrambe le tradizioni, questo ultimo passaggio serve a sanificare il prodotto, a migliorarne il sapore e a inattivare gli inibitori della tripsina, un fattore antinutrizionale naturalmente presente nei semi di soia.
Il residuo della polpa di soia viene chiamato okara e viene molto utilizzato nella cucina cinese e giapponese.
Una varietà di prodotti dai mille gusti
Dopo questo processo si ottiene un’emulsione con il 3,6 % di proteine, 2,3% di grassi e 3,4 % di carboidrati. Successivamente si possono aggiungere aromi, zucchero, sale e altri ingredienti o effettuare ulteriori processi di lavorazione, creando così una varietà di gusti e di prodotti molto ampia come il tofu, lo yogurt di soia e le bibite aromatizzate.