Quattordici ministri dell’agricoltura di altrettanti stati dell’Unione Europea hanno sottoscritto un impegno comune per promuovere e sostenere la produzione “ locale” di leguminose, ed in particolare di soia, con la messa in campo di percorsi colturali a basso impatto ambientale.
E’ un passo molto importante dell’Europa, che mette in pratica le linee indicate dall’Agenda 2030 che prevede, tra gli altri obiettivi, anche lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile per salvaguardare le risorse naturali ed in particolare l’uso e la fertilità dei suoli.
Le leguminose sono colture fondamentali nell’ambito dei sistemi colturali, tuttavia oggi occupano solo il 3-4% dei terreni coltivati in Europa che quindi è costretta a massicce importazioni.
Le leguminose, con la soia in primo piano, contribuiscono ad interrompere la monosuccessione cerealicola, fissano l’azoto atmosferico e quindi migliorano la fertilità dei terreni e concorrono a rendere più agevole la lotta alle infestanti, riducendo l’uso degli agrofarmaci.
L’Europa e quindi anche l’Italia, importano grandi quantità di soia destinata all’alimentazione zootecnica, da paesi come Usa e Sud America e quindi il patto sottoscritto interpreta l’urgenza di favorire l’aumento di superficie coltivata a soia “sostenibile e certificata” secondo determinati standard, come ad esempio quella di Danube Soya e Soya Europe.
I ministri firmatari del documento ufficiale, che è stato chiamato “ European Soya declaration”, si impegnano a promuovere politiche nazionali volte a supportare l’innovazione dei percorsi colturali ma anche di tutte le attività che riguardano la fase post raccolta, relative alla logistica, allo stoccaggio, alla commercializzazione e alla valorizzazione del prodotto europeo verso i consumatori finali.
Il sostegno alle proteine sostenibili e alla soia europea prevede anche campagne informative rivolte ai consumatori, il sostegno allo sviluppo di produzioni locali garantite e certificate, l’aumento della quota di soia di nostra produzione utilizzata negli allevamenti, mettendo in evidenza i vantaggi non indifferenti derivanti dall’uso di soia OGM free.
Soia Italia sta già diffondendo presso i coltivatori italiani queste linee operative che oggi l’Europa certifica come la giusta via per diminuire la dipendenza dall’estero di un prodotto strategico per la nostra alimentazione.